OTTAVIO MUNERATO
(1875 - 1949)
agronomo italiano
Agronomo italiano. Ha pubblicato notevoli contributi sulla genetica e sulla botanica, specie in rapporto alla tecnica di selezione della barbabietola da zucchero. Figlio di Demetrio e di Celeste Ferrari, è nato a Costa di Rovigo il 19 aprile 1875.
Si è laureato a 21 anni alla Scuola Superiore d’Agricoltura di Portici (NA).
Nel 1901 a Rovigo ha fondato e diretto il quindicinale Rivista agraria polesana, che ha avuto, sin da subito, un ruolo importante nell’evoluzione tecnica dell’agricoltura, e non solo locale.
Nei primi anni del Novecento, ha iniziato a interessarsi di barbabietola da zucchero, dell’adattamento di questa specie e della tecnica colturale nel nuovo ambiente.
Munerati è stato tra i primi agronomi a comprendere appieno l’importanza della coltura industriale quale potente fattore di progresso tecnico, economico e sociale per l’agricoltura italiana. Il suo libro, La coltivazione della bietola zuccheriera, ha rappresentato per diversi decenni un’affidabile guida per i tecnici e i bieticoltori.
Nel 1914 ha fondato a Rovigo la Regia Stazione Sperimentale Di Bieticoltura, una delle prime istituzioni pubbliche di ricerca dedicate esclusivamente alla barbabietola da zucchero e ha avviato gli esperimenti di selezione della pianta e delle sue resistenze genetiche alla cercospora e alla prefioritura. Ne sarà direttore fino al 1948.
Nel 1920 ha pubblicato il suo lavoro più importante: Osservazioni e ricerche sulla barbabietola da zucchero:
Non è dato di sapere quando Munerati iniziò a occuparsi della cercospora, una malattia fungina diffusa nelle zone temperate ed umide, in grado di danneggiare l’apparato fogliare e di causare ingenti riduzioni produttive. Nella pubblicazione del 1920, l’argomento è quasi trascurato. Tuttavia, è certo che già nel 1925 egli aveva a disposizione alcune linee parzialmente resistenti alla malattia, ottenute incrociando varietà normali con barbabietole spontanee raccolte alla foce del Po di Levante (Sull’incrocio della barbabietola coltivata con la Beta selvaggia della costa adriatica, in L’Industria saccarifera italiana, XXV [1932], pp. 303 s.)
Nel 1935, alcune linee migliorate, tra le quali quella siglata R581, vengono inviate negli Stati Uniti. Ancora oggi, la resistenza scoperta da Munerati è l’unica disponibile contro la malattia. Grazie a lui sono nati diversi centri di selezione, in buona parte dipendenti dalle industrie saccarifere nazionali.
Debilitato da una lunga malattia e dalle devastazioni della guerra, muore a Rovigo il 18 giugno 1949 dove è stato sepolto con funerali di Stato.
Commemorazioni ufficiali sono state organizzate negli anniversari del 1950, 1979, 1989 e 1999. Nel trentennale sono stati riprodotti in copia anastatica tutti i suoi lavori sulla barbabietola, a cura dell’Istituto sperimentale per le colture industriali (Padova, 1979). Nel 1999 è stata ristampata con lo stesso sistema la pubblicazione del 1920, tradotta integralmente in inglese a uso di ricercatori stranieri.
FONTI:
Mazzetti, Costa. Vita economica, sociale, religiosa di una comunità sul fiume. Note storiche, Cassa Rurale ed Artigiana di Lusia e Cavazzana, Battaglia Terme 1983.
Mazzetti, M. Tchaprassian (a cura di), Costa 1890-1927 … dal nostro corrispondente… Vita di un paese nelle pagine de Il corriere del Polesine, Comune di Costa di Rovigo, Limena 1999.