MANFRED BERNHARD BUCHASTER

(1938 - 1944)

vittima della Shoah

Manfred Bernhard Buchaster è nato a Lipsia (Leipzig), in Germania, il 13 settembre 1938.
Era figlio di Jakob Buchaster e Paula Falek. I suoi nonni paterni erano Chaim Buchaster e Feigel Hasenlauf. Ha una sorellastra di nome Sandy Speier, figlia di sua madre Paula e del suo secondo marito Herman Speier.

La famiglia Buchaster era originaria della Polonia, ma  migrò inizialmente a Lipsia. Con l’avvento del Nazismo, furono costretti a fuggire. Jakob, Paula, il piccolo Manfred (che veniva chiamato “Manni”), e i nonni Chaim e Feigel, intrapresero una via di fuga attraverso l’Europa, passando per l’Italia. Vissero per un anno a Milano, poi fecero un tentativo, non riuscito, di ottenere un viaggio in nave verso la Palestina. Successivamente, la famiglia fu internata nel campo di Ferramonti di Tarsia, in Calabria.

Il 15 ottobre 1941, furono trasferiti a Costa di Rovigo, sotto il sistema dell’ internamento libero (residenza forzata in piccoli comuni non strategici). Risiedevano in una casa nel centro del paese, situata in Via G. Matteotti, 42.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, i genitori vengono arrestati e imprigionati. Era il 3 dicembre 1943 Manfred fu affidato ai vicini di casa, Piero e Teresa Giuriola. Poiché il direttore del carcere non voleva che un bambino di cinque anni vivesse in prigione. 

Il 24 giugno 1944, Jakob e Paula furono trasportati al campo di transito di Fossoli (Modena) da cui il 26 giugno 1944 furono deportati ad Auschwitz.
Jakob Buchaster morì ad Auschwitz. Paula Falek Buchaster sopravvisse alla Shoah e fu liberata a Bergen-Belsen. Paula si trasferì poi a New York dove morì nel 1994.
I nonni di Manfred, Chaim Leib Buchaster e Feigel Hasenlauf, anch’essi arrestati a Rovigo o Costa di Rovigo, non sopravvissero alla Shoah. Chaim morì nell’ospedale di Rovigo, mentre Feigel fu deportata ad Auschwitz con lo stesso convoglio di Jakob e Paula.

Alla fine di luglio 1944, ufficiali delle SS si recarono direttamente a casa dei Giuriola. Dopo aver picchiato Teresa, portarono via Manni. Manfred Buchaster aveva 6 anni e non fu mai più visto. Manfred Bernhard Buchaster non è sopravvissuto alla Shoah. È
classificato come “disperso”. Nonostante le ricerche della madre e della sorella, non si è mai saputo nulla della sua sorte.
La sua Pietra d’inciampo (Stolperstein) riporta la dicitura “DESTINO IGNOTO”
Il paese di Costa ha dedicato a Manfred Buchaster l’intitolazione della Biblioteca Comunale nel 2006, una pietra d’inciampo nel 2016 e una statua nel 2025
La fotografia di Manfred (Manni) Buchaster, che trovate in questo pannello è stata ricavata dalla fototeca del CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea). L’immagine è attribuita a circa il 1942 ed è stata una donazione di Sandy Speier.